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Eiaculazione ritardata

EIACULAZIONE RITARDATA E ANEIACULAZIONE O MANCATA EIACULAZIONE

Anche per la eiaculazione ritardata non esiste una vera definizione in termini temporali, ma può essere definita una inibizione del riflesso eiaculatorio, tale che il paziente, pur conservando intatta la propria erezione con desiderio sessuale normale, non è in grado di eiaculare durante il coito.

La
aneiaculazione si differenzia dall'eiaculazione retrograda per l'assenza di spermatozoi nelle urine.

Molte volte il fenomeno esiste nel rapporto intravaginale, ma il paziente conserva la capacità di eiaculare con 1’ autostimolazione o masturbazione.


Anche in questo caso si distinguono:
1.cause psicologiche
2.cause organiche.

Cause psicologiche
Tra le prime numerose sono le teorie psicoanalitiche che le considerano espressione di paure inconsce. Per esempio senso di colpa per un’aggressività distruttiva verso la donna, ossessione inconscia che lo sperma sia qualcosa di disgustoso oppure paura del concepimento e delle conseguenti responsabilità.
Non è da sottovalutare la reazione della donna al disturbo sessuale del maschio; infatti la partner può identificare nella disfunzione sessuale il crollo delle sue aspirazioni di maternità o una sua inadeguatezza nello stimolare il partner, con profondo senso di colpa.

Cause organiche

Meccaniche

Stenosi (restringimenti) del canale uretrale dopo traumi o infezioni, compressione della via seminale da processi espansivi come cisti spermatiche

Endocrine

Neurologiche
Sono tra le più frequenti, se consideriamo la popolazione dei medullolesi e la neuropatia diabetica o quella alcoolica. Infatti se vengono colpite le fibre nervose del midollo spinale a livello toracolombare (Ti l-T12-Ll-L2-L3) si possono avere dei disturbi della eiaculazione, in relazione alla sede ed alla completezza della lesione.
Anche i pazienti affetti da Morbo di Parkinson e sclerosi multipla possono avere disturbi della erezione e della eiaculazione. Secondo alcuni studi circa il 10% pazienti che abusa nel consumo dell’alcool manifesta alterazioni della eiaculazione

Chimiche


Iatrogene
(dopo interventi chirurgici)
Sono da ricordare anche i pazienti giovani che, dopo chirurgia per tumore del testicolo di tipo non seminomatoso (NS), sono affetti da anemissione di sperma, cioè dalla mancata uscita di liquido seminale pur essendo in presenza di normale erezione ed orgasmo.
il danno sulla innervazione ortosimpatica del plesso ipogastrico e parasimpatica del centro sacrale è molto frequente dopo la dissezione chirurgica delle linfoghiandole retroperitoneali che vengono asportate nei tumori del testicolo NS e dopo chirurgia per tumore dell’intestino retto.Negli ultimi anni essendo l’età dei pazienti con neoplasia maligna del testicolo molto giovane, in età fertile tra 20 e 40 anni, la tecnica chirurgica è stata perfezionata; quando è possibile preservare e riconoscere il plesso nervoso il paziente mantiene una eiaculazione normale o parziale (retrograda ed anterograda).Inoltre vanno ricordate le disfunzioni eiaculatorie dopo chirurgia pelvica per tumore della vescica e della prostata, in cui ovviamente non si ha emissione di sperma, e dopo chirurgia per aneurisma dell’aorta, in cui si crea una lesione a livello della biforcazione aortica dove iniziano le arterie iliache. Questa chirurgia riguarda una popolazione relativamente anziana e pertanto meno gravata dal problema della mancata eiaculazione


Farmacologiche.
Altri farmaci sono coinvolti nell’alterare il riflesso eiaculatorio come alcuni anti-ipertensivi, le droghe psicolettiche, gli antidepressivi che abbiamo visto come agiscono nella terapia della EP, i barbiturici, gli alfa-bloccanti molto utilizzati nella terapia del disturbo da ostruzione cervico prostatica.

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DIAGNOSI

Dopo una accurata anamnesi, interrogando il paziente sulle abitudini sessuali, coito interrotto, anale, masturbazione, eventuali farmaci in terapia, interventi pregressi, si richiedono alcuni esami come già descritto nella Eiaculazione Precoce, con aggiunta di esami ormonali (prolattina, testosterone, ormoni tiroidei, etc.) e si passa alla terapia della disfunzione, poiché le indagini strumentali sono poco significative.

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TERAPIA

Dopo avere escluso le cause psicologiche si dovrebbero evitare gli eventuali fattori scatenanti, come l’abuso di alcool o droghe, farmaci responsabili.
In certi casi si ricorre a stimolazioni dirette sul pene con diversi strumenti che consentono di recuperare tale funzione: il vibromassaggio (Ferticare) rappresenta il primo approccio terapeutico della aneiaculazione, con buone possibilità di successo anche nei casi di origine psicologica.
Ricordiamo anche i farmaci simpaticornimetici orali, come la pseudoefedrina, l’imipramina, che possono essere efficaci nel trasformare una mancata emissione di sperma in eiaculazione retrograda (diretta in vescica) e una eiaculazione retrograda in eiaculazione anterograda, diretta verso I ‘esterno.
Alcuni autori consigliano la neostigmina intratecale o la prostigmina sottocute, soprattutto nei pazienti con lesione midollare, anche se bisogna ricordare che sono farmaci di scarso utilizzo per gli effetti collaterali, come la disriflessia autonoma e le crisi ipertensive.
Nel caso di cisti che ostruiscono le vie seminali e i dotti eiaculatori, si ricorre alla terapia chirurgica. In certi casi si può eseguire un lavaggio della via seminale, per il recupero degli spermatozoi, in previsione di una riproduzione medico assistita. Se consideriamo il problema della mancata eiaculazione dal punto di vista della riproduzione umana, nel caso che i consigli terapeutici descritti
non siano stati risolutivi, si ricorre alla elettroeiaculazione con sonda transrettale, che quasi sempre ci consente di recuperare materiale idoneo per una inseminazione medico assistita (FIVET-ICSI).



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